Il tribunale ordina a Cloudflare di bloccare e identificare il cliente del “sito pirata”

Il Tribunale di Roma ha ordinato a #Cloudflare di agire contro uno dei suoi clienti, il sito di streaming pirata ‘Guardaserie’. Cloudflare è tenuta a disconnettere il sito e a bloccare i nomi di dominio correlati, compresi quelli che saranno registrati in futuro. Inoltre, la società deve condividere informazioni che possano aiutare a identificare l’operatore.

@pirati

https://torrentfreak.com/court-orders-cloudflare-to-block-and-identify-pirate-site-customer-241019/

  • nicolaottomano@mastodon.uno
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    13 days ago

    @joe_vinegar
    Vero, ma questo funziona così con qualsiasi CDN in reverse proxy, che sia Cloudflare, Sucuri, Fastly o chiunque altro.
    Idem per quanto riguarda i fornitori di hosting condiviso, tecnicamente hanno accesso a tutto (o quasi) di un sito.

    Per quanto riguarda le altre considerazioni (incluso il loro ottimo WAF che blocca le minacce quasi in tempo reale) ti rimando a questa mia altra risposta che ho dato poco fa:

    https://mastodon.uno/@nicolaottomano/113340063958473150

    @devil @informapirata @pirati

    • Joe Vinegar@mastodon.bida.im
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      13 days ago

      @nicolaottomano @devil @informapirata @pirati infatti il problema è esattamente sulla questione delle dimensioni in generale, non su cloudflare in particolare. e sul considerare altri aspetti differenti dalle prestazioni e qualità dei servizi offerti (che è sempre l’esca sia per vendor lock-in che per enshittification). mi preoccupa un mercato in cui una realtà è chiaramente predominante. e dal data extractivism sappiamo che non appena quei vantaggi di dimensioni che permettono di offrire servizi migliori a prezzi competitivi permetteranno di instaurare un oligopolio ed un profitto aggiuntivo dalla sorveglianza stessa (chiamala “maggiore disponibilità di dati sul mercato” se fa meno impressione) le alternative saranno messe sempre più fuori mercato. per quando si sveglia un antitrust è un altro mercato distrutto.

      • nicolaottomano@mastodon.uno
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        13 days ago

        @joe_vinegar
        Concordo, ma quando si tratta di prestazioni, sicurezza e resistenza agli attacchi distribuiti non si può prescindere dalla dimensione.
        Anche a me piacerebbe dare da vivere ad un piccolo provider locale, ma so che non sarà mai lontanamente allo stesso livello di Cloudflare.
        Cloudflare* è un equilibrio di Nash verso cui si converge inevitabilmente.

        (*AWS, Google, Azure,… Tutti i grossi player in realtà)

        @devil @informapirata @pirati